Nelle ultime settimane stiamo cercando di tenere d’occhio quella che è la situazione attuale all’interno del mondo Hp.
Poche settimane da abbiamo letto della scissione della società in due differenti rami.
Oggi andiamo ad analizzare quelli che sono i numeri di una azienda che negli ultimi anni ha perso un po’ del proprio appeal.
È un momento critico per Hp, una fase di transizione che precede la svolta, già annunciata, della separazione in due società distinte entro l’autunno del 2015. Incassando una trimestrale con più segni negativi che positivi, con un fatturato in calo del 2% nel confronto anno su anno, Meg Whitman ribadisce la giustezza della propria strategia di risanamento, basata sullo scorporo delle due linee di business (da un lato stampanti e Pc, dall’altro i servizi per le aziende) e sul taglio di oltre 40mila posti di lavoro (41 mila già realizzati nel corso di quest’anno e altri 14 mila nei mesi a venire). In conferenza stampa telefonica, l’amministratore delegato ha ribadito che “la separazione era la scelta giusta da prendere per la nostra azienda. Ci dà la possibilità di creare ex novo due società che rientrano nella classifica Fortune 50”.
Inoltre, mentre il fatturato trimestrale è risultato inferiore alle attese, ovvero 28,4 miliardi di dollari contro i 28,68 stimati dagli analisti, l’utile per azione è rientrato nella forbice ipotizzata attestandosi su 1,06 dollari. Alla luce di questi dati, nelle contrattazioni afterhour il titolo Hp ha poi perso fino all’1,5% del valore.
In questo scenario a tinte fosche non mancano tuttavia punti di luce, come la ripresa delle vendite di Pc. Nel trimestre terminante a fine ottobre, la divisione che l’azienda chiama “personal systems”, inclusiva anche di computer e tablet, è cresciuta in fatturato del 4% rispetto al pari periodo del 2013, laddove invece il giro d’affari delle stampanti è sceso del 5%.
Ed è proprio su questo che nei prossimi giorni ci concentreremo!
Non va meglio all’interno del segmento enterprise, dove le vendite di hardware sono calate del 4% (7,27 miliardi di dollari), i servizi sono scesi del 7% (5,51 miliardi di dollari) e il software dell’1% (1,09 miliardi). Leggera contrazione anche per i servizi finanziari, che hanno fruttato 906 milioni di dollari ovvero l’1% rispetto al terzo quarter del 2013.
“Sono felice di poter dire che Hp è al passo con l’inversione di tendenza già avviata”, recita il commento ufficiale di Meg Whitman. “Nell’anno fiscale 2014 abbiamo stabilizzato la traiettoria delle nostre entrate, rafforzato le operation e dimostrato di avere un forte controllo sulle nostre finanze, e ancora una volta abbiamo fatto dell’innovazione la base della nostra azienda”. A detta dell’amministratore delegato, i nuovi lanci di prodotto programmati per i prossimi mesi, il supporto dei partner di canale e la scissione societaria “gettano le basi per accelerare i nostri progressi nel 2015 e oltre”.