Se con le stampanti a getto di inchiostro classiche sulle quali troviamo 4 colori in totale,
cioè Nero, Ciano, Magenta e giallo indipendentemente dal fatto che siano delle stampanti sulle quali le cartucce sono senza testina di stampa o con la testina è possibile effettuare un banale test di stampa, inviando in stampa a pagina di prova stampa di Windows;
sulle stampanti che hanno più di 4 cartucce quindi stampanti da 5 cartucce in poi,
questo “trucchetto” non serve,
per monitorare quindi lo stato delle cartucce e della testina è necessario stampare un vero e proprio test di stampa che indica quello che è lo stato della stampante.
Generalmente a farla da padrone in questa nicchia di stampanti che nella maggior parte dei casi sono in esacromia è Epson,
la casa nipponica infatti da anni insieme a Canon domina la nicchia delle stampanti fotografiche a getto di inchiostro è nel suo catalogo a una vera e propria serie di stampanti multifunzione fotografiche,
questa nuova serie di Stampanti viene definita Epson Stylus Photo ed i modelli in questione hanno quasi sempre la sigla Epson PX alla quale segue il numero identificativo della stampante,
tutti questi modelli sono a 6 cartucce e solo Canon riesce a superare questo numero di cartucce in questa fascia di mercato con stampanti fotografiche Canon Pixma che per alcuni modelli possono arrivare anche ad 8 cartucce.
Se prendiamo in considerazione uno degli ultimissimi modelli indipendentemente che si tratti di un modello Epson o Canon,
entrambi devono avere un display LCD a colori Touch screen che permette di impostare la stampante secondo le proprie preferenze ed esigenze e allo stesso tempo permette di monitorare quello che è lo stato della stampante,
per farlo basta quindi entrare nella gestione della periferica e lanciare un test di stampa,
anche solo un test ugelli può bastare per comprendere subito lo stato degli inchiostri e quindi anche della testina di stampa.
Ne verrà fuori infatti un test di stampa a 6 o più colori in cui puoi dare una prima valutazione quasi definitiva di quello che è lo stato attuale della stampante,
con la possibilità da capire subito dove intervenire qualora dovessero esserci dei problemi.
Anche questo può sembrare una tecnica scontata e banale,
banale magari per chi opera da anni in questo settore,
non certo per chi non ha una grossa esperienza a riguardo,
proprio questa tipologia di utente spero di esser stato utile con questo articolo,
mettendomi a disposizione per ulteriori approfondimenti.